Continuiamo nel nostro viaggio virtuale seguendo la rotta della Costa Favolosa.
Oggi siamo a Salvador de Bahia, tempo bello, 28 gradi circa, ma cosa ci offre questa città ?
Ecco qualche informazione raccolta dalla nostra blogger Giovanna:
Salvador, altrimenti detta Bahia, è
sicuramente una delle mete più note e ricche di fascino del Brasile.
Nella città alta - che si identifica con il quartiere denominato
Pelourinho, da qualche anno recuperato alla malavita e dichiarato
dall'Unesco patrimonio mondiale dell' umanità - ci sono una gran
quantità di chiese per lo più del XVII e XVIII secolo; tra le più note
la Chiesa do Carmo e la Cattedrale e Chiesa di Sao Francisco (San
Francesco), ricchissima di decorazioni in oro; uno dei più bei esempi di
barocco portoghese al mondo. Nei pressi del Palazzo Rio Branco si trova
lo storico ascensore Lacerda con il quale in un istante si scende nella
città bassa (Baixa). A pochi passi dall'uscita dell'ascensore si
raggiunge il Mercado Modelo, una caratteristica costruzione, solitamente
presa d'assalto dai turisti, dove si trovano innumerevoli botteghe che
espongono artigianato locale di vario tipo: oggetti in cuoio, ceramiche,
pizzi, statue intagliate in legno, etc.
La chiesa di Bomfin, un po' fuori mano rispetto al centro storico (Pelourinho), merita comunque una visita: in una sala laterale (sala dos milagres) si trovano gli ex voto dei fedeli devoti al Signore di Bomfim (Senhor de Bomfim) al quale si sono rivolti per ottenere una grazia. Nella piazza, ogni secondo giovedì di gennaio avviene la cerimonia del lavaggio: le bahiane, coi loro vestiti tipici, sfilano in corteo, portando acqua e fiori per lavare le scale della chiesa. Tutte vestite di bianco, fin dal?epoca coloniale, le bahiane vendono deliziosi dolci di noce di cocco e cibi di origine afro brasiliana.
Salvador da Bahia - fondata nel 1549 da Tomé de Souza, suo primo governatore generale - rimase capitale del Brasile sino al 1763. L'influenza africana è ancora molto forte e resa evidente dalla netta preponderanza della popolazione di colore. Gli schiavi deportati hanno tramandato molte usanze della loro terra, tra cui la Capoeira, una sorta di arte marziale ed il Candomblè, una pratica religiosa africana con influenze di cattolicesimo.
Per finire gustiamoci qualche foto che non fa mai male ;)
La chiesa di Bomfin, un po' fuori mano rispetto al centro storico (Pelourinho), merita comunque una visita: in una sala laterale (sala dos milagres) si trovano gli ex voto dei fedeli devoti al Signore di Bomfim (Senhor de Bomfim) al quale si sono rivolti per ottenere una grazia. Nella piazza, ogni secondo giovedì di gennaio avviene la cerimonia del lavaggio: le bahiane, coi loro vestiti tipici, sfilano in corteo, portando acqua e fiori per lavare le scale della chiesa. Tutte vestite di bianco, fin dal?epoca coloniale, le bahiane vendono deliziosi dolci di noce di cocco e cibi di origine afro brasiliana.
Salvador da Bahia - fondata nel 1549 da Tomé de Souza, suo primo governatore generale - rimase capitale del Brasile sino al 1763. L'influenza africana è ancora molto forte e resa evidente dalla netta preponderanza della popolazione di colore. Gli schiavi deportati hanno tramandato molte usanze della loro terra, tra cui la Capoeira, una sorta di arte marziale ed il Candomblè, una pratica religiosa africana con influenze di cattolicesimo.
Per finire gustiamoci qualche foto che non fa mai male ;)
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